mercoledì 24 agosto 2011

Hollywood, stages e spaghettate tra amici

Un trucco spesso usato nei film di Hollywood è quello di proporre situazioni "assurde", e nel fare ciò strappare allo spettatore risate e ilarità. E' difatti risibile che per imparare a giocare a tennis un neofita "affitti" il Campione del mondo, o che per fare un corso di guida a un 18enne si ingaggi il Campione di Formula 1.
In questi esempi di spacconeria ed arroganza (spesso fatti da svampiti miliardari) c'è solo un divertimento scenico, la realtà è diversa, e d'altronde triste sarebbe il contrario.
Che pena pensare a un Campione del mondo di nuoto che perde tempo ad insegnare a nuotare a un grassottello 18enne, quando potrebbe passare tempo a fare gare o a promuovere il suo sport. E che dire di un Einstein che al posto di insegnare la Fisica a post dottorandi fosse stato usato per dare ripetizioni di algebra base a studenti svogliati e con poche speranze?
Insomma tutti d'accordo vero? E invece no. Nel mondo del Go le cose vanno proprio così. Nel mondo del Go un gruppo di amatori europei ricchi e pigri si peccano di fare simultanee e "stages" con 1-2 e talvolta 9 Dan Pro, come se la cosa avesse un senso, ma quale?
Quando anni fa organizzai il Congresso in Italia "usai" i Pro per fare conferenze e per trasmettere il lato "umano" delle loro esperienze: Mi dicevo, a un amatore (scarso) a che serviva giocare una partita con un pro? Fui quasi linciato dall'establishment e dovetti venire a un compromesso.
Ma la vendetta è un piatto che si assapora freddo. Quanti di voi conoscono persone che hanno giocato con un Pro? Ebbene chiedetegli se hanno segnato la partita, se gli è servita, se è stato un momento di "forte crescita". Se la risposta è si bene, altrimenti chiedetegli se non si sentono come il ricco e viziato figlio di un miliardario che "usa" e "abusa" di risorse solo perchè può.
Anni fa litigai con dei giapponesi sull'idea di diffusione del Go nel Mondo, dicendo che se al posto di dare biglietti gratis a vecchi e pigri europei (per un valore di centinaia di migliaia di euro annui), avessere dato 50 euro a testa a bambini under 12 di paesi sotto sviluppati, e promossi tornei in Bangladesh, Congo, Venezuela e altri paesi avremmo avuto molti più giocatori, e forse adesso l'Honinbo avrebbe delle affinità con il presidente degli Stati Uniti e non con il Primo Ministro giapponese.
Questa cosa la si ritrova anche in Italia, ed è per tali motivi (tra l'altro) che la Federazione non ha promosso Stages in questi anni, poiche il CF ha considerato la cosa "non utile" alla crescita del Go. Ma adesso (apparentemente) le cose sono cambiate, e sono curioso di vedere l'effetto che i vari stages avranno sul GoR dei partecipanti, per vedere se effettivamente servono oppure no alla crescita goistica. Poiche di questo si parla, poiche se invece si parla di mangiare e cazzeggiare, allora certo che servono, ma che ci azzeccano con l'agonismo tanto sbandierato nelle argomentazioni a favore di farli? 
Ma io rappresentavo, e rappresento, il rompi palle malvagio, e molti altri i "buoni uomini bianchi", saggi, e con nobili fini. Vedremo se i freddi dati daranno ragione al "male" o al "bene".
Vergogna

1 commento:

  1. Pienamente d'accordo, penso di aver già detto in un mio intervento sul forum della federazione che gli stage sono eventi per creare gruppo, per passare il tempo assieme cazzeggiare. Personalmente ho partecipato a tre stage che mi ricordo;Pietra Gavina, dove eravamo tutti "giovani e belli", uno stage in Francia in estate, dove c'era il mio amico Daniel Berthelet (purtroppo morto) e con Marco Vaiani (poi perso di vista) e infine uno a Roma, a casa di Marco Zita, con Catalin (che era insieme a Zao Pei), non ancora pro e Marco Vaiani in grande splendore. Tutti stage molto belli dal lato umano, ci si divertiva, con il Go e con altro.

    A Roma poi sono tornato per lavorare con Marco Zita per sei mesi e ricordo che Marco Vaiani ha trovato una bellissima donna, che poi gli ha dato un figlio, durante una di quelle sere di estate...

    ramon

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